Enzo Tiezzi, un nome e cognome che significano Brunello di Montalcino e Sangiovese

Ripenso a questa estate e la prima cosa che mi venne in mente è scrivere della breve ma intensa visita fatta ad Enzo Tiezzi a Montalcino. La prima persona che incontro giungendo in podere Soccorso, sede della cantina, degli uffici e dell'agriturismo, è sua figlia Monica, l'altra anima dell'azienda, che quasi si scusa perché suo papà non è ancora con noi. Con un sorriso chiedo dov'è e lei, un pò imbarazzata mi dice:"Eccolo, è là che gira per la vigna...". 
Alzo lo sguardo e vedo Tiezzi scendere e salire da podere Soccorso (il nome si ispira all'adiacente Santuario della Madonna del Soccorso) come uno scoiattolo. Oh, mamma, provo fatica solo a guardarlo. Poco dopo, senza un filo di sudore e con occhiali molti rock, ci raggiunge. 


Tiezzi nella sua vigna Soccorso
Probabilmente è troppo umile per farlo trapelare ma, da queste parti, il signor Enzo è un vero e proprio monumento al Brunello visto che da sempre cura la viticoltura e l'enologia nel territorio senese dove ha svolto per anni attività di consulente arrivando a diventare presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino.

Probabilmente non lo sa, perché anche io non faccio trapelare molto le mie emozioni, ma per me Tiezzi è un mito soprattutto per le sue battaglie a favore della purezza del sangiovese e, certamente, perché produce da anni uno dei migliori Brunello in circolazione caratterizzato, a mio parere, da uno straordinario rapporto q/p.

Mentre penso a tutto questo, quasi rapito, mi ritrovo con lui all'interno della vigna Soccorso, situata a circa 500 metri s.l.m. in direzione sud-ovest e caratterizzata da viti coltivate ad alberello piantate nel 1999, che rappresenta l'ultimo dei tre poderi annessi all'azienda da quando, negli anni '80, Tiezzi decise di mettersi in proprio acquistando le vigne Cerrino e Cigaleta (situate nel quadrante nord-est di Montalcino ed allevate a cordone speronato) per un totale, ad oggi, di circa 10 ettari di cui 5,50 coltivati a Sangiovese (Brunello di Montalcino) e 3 ad olivi.


Vigna Soccorso
Vigna Soccorso
Mentre ammiriamo il paesaggio e lo splendido vigneto curato in maniera maniacale come se fosse un giardino pensile, chiedo a Tiezzi circa l'annata in corso. "Sai Andrea, molto dipende da questo ultimo mese perché se il clima dovesse regolarizzarsi garantendo tanto sole e poca pioggia forse l'annata potrebbe salvarsi altrimenti si ripresentano le condizioni di millesimi poco felici per il sangiovese di Montalcino come sono stati 2002 e 1992. Ad oggi, come puoi vedere, siamo in ritardo con la vendemmia che, nella migliore delle ipotesi, nella zona sud di Montalcino potrebbe partire attorno al 20/25 settembre mentre a nord dovremmo forse aspettare anche metà ottobre per togliere l'uva nei vigneti più alti. Ma come si fa a dire ste cose con certezza visto questo clima?"

Ci spostiamo verso la piccola cantina aziendale posta a pochi metri dal podere. Come facilmente intuibile, rigore e tradizione sono i principi che ispirano l'enologo Tiezzi che fermenta la sua uva in tini di legno per poi affinare in botti di rovere della capacità di hl. 10/40. 


Oltre ad un Sant'Antimo doc - Chardonnay (da uve situate in podere Cigaleta), Tiezzi produce un Rosso di Montalcino (100% sangiovese da Brunello) e due Brunello di Montalcino: il Vigna Soccorso e il Poggio Cerrino

"Andrea, assaggiamo qualcosa assieme da botte?"

"Se proprio insiste dottore....."


Prendiamo i bicchieri e cominciamo inizialmente a degustare quello che sarà il Brunello 2010, sia Cerrino che Soccorso, e mi accorgo, con le opportune distinzioni dovute alla differenze tra i vigneti, che questa annata sarà davvero importante per questo vino. E' un sangiovese già sublime e cristallino che oltre ad un grande presente avrà un fulgido futuro.


Se il sangiovese targato 2011 mi sembra di buona materia ma ancora molto indietro, l'annata 2012, così come accaduto con gli assaggi da altri produttori montalcinesi, la trovo per il sangiovese di questa Terra davvero incoraggiante. Infatti, sia il Cerrino che la Vigna Soccorso sono fulgidi e di buon equilibrio già ora e non posso non pensare che quando usciranno sul mercato il risultato sarà davvero sorprendente. Gli opportuni scongiuri del produttori sono ben accetti!


Passiamo con buon ritmo a degustare l'annata 2013 che, nonostante il caldo intenso che anche Montalcino ha sofferto, Tiezzi mi assicura che potrebbe dare grandi soddisfazioni se si è scelto il momento esatto di vendemmia. Il suo sangiovese atto a diventare Brunello di Montalcino 2013, per entrambe i Cru, è un piccolo gioiello forgiato da un attento vignaiolo che, grazie alla sua esperienza, è riuscito a contenere l'esuberanza dell'annata. Chapeau!

Terminiamo con alcuni vini che attualmente Tiezzi ha in commercio, ovvero il Rosso di Montalcino 2013 e il Brunello di Montalcino Vigna Soccorso 2009. Il primo, di un bellissimo colore rubino luminoso, ha un bouquet con nitide note di ciliegia e viola ed un sorso che per carattere e complessità rappresenta un piccolo Brunello. 

Il Vigna Soccorso 2009, invece, è la quintessenza del sangiovese tradizionale di Tiezzi dove il profumo di viola, terra e ciliegia ben si fondono con una bocca strutturata ma di grande freschezza acida e con un finale salino davvero corroborante. E' un sangiovese "understatement" di altissimo profilo proposto, lo ribadisco ancora una volta, ad un prezzo che più onesto non si può. Chiedere in cantina.

Foto: vivino.com
Prima di andare via, mentre ringrazio Enzo Tiezzi e sua figlia Monica per la piacevole mattinata, strappo loro la promessa di organizzare assieme una bellissima verticale dei loro Brunello. Stay tuned perchè a breve ci saranno sorprese!!!

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